SMASKERA è un dispositivo di protezione studiato per contrastare la trasmissione di SARS-CoV-2, che oltre a proteggere chi la indossa dall’esposizione al droplet e dal contatto diretto a occhi, naso e bocca, limita l’emissione di droplet (goccioline respiratorie < 5 μm che si possono propagare a distanza > 1 metro) grazie a una baviera trasparente reclinabile, posta all’interno dello schermo e non aderente dal viso.
La struttura a pannelli incrociati comporta la fuoriuscita dell’aria espirata verso l’alto, mentre le goccioline di saliva si depositano sulla baviera.
La fessura che distanzia la baviera dallo schermo consente il ricircolo dell’aria ed evita l’appannamento dello schermo oculare in policarbonato, materiale di elevata trasparenza adatto a un uso prolungato (classe ottica 1).
La robusteza data dallo spessore dello schermo (500my) riduce le vibrazioni e il conseguente riverbero.
La fascia cingitesta, flessibile e regolabile mediante velcro, è rivestita di un morbido strato anallergico latex free.
La rimozione del dispositivo può essere svolta con una mano e senza toccare lo schermo protettivo.
Il dispositivo, igienizzabile chimicamente e lavabile, pesa complessivamente 56 grammi.
SMASKERA è stata progettata sulla base delle raccomandazioni e modalità di trasmissione del virus evidenziate dall’OMS (ultimo agg. 07/2020), con l’intento di superare alcune criticità connesse con l’uso delle mascherine rivolte alla Comunità
I vantaggi di Smaskera
- PROTEZIONE A VISO SCOPERTO – consente di comunicare con linguaggi non verbali, favorisce l’interazione
- IGIENIZZAZIONE – estrema rapidità di lavaggio e sanificazione
- CONFORT – design ergonomico, leggerezza del dipositivo e materiali sanitari anallergici a contatto con la fronte
- SICUREZZA – lo schermo in policarbonato è idoneo a un uso prolungato
- RIDOTTO RISCHIO DI AUTOCONTAMINAZIONE – il design ergonomico ultraleggero non induce a manovre per la regolazione del dispositivo
- COMPATIBILITA’ CON FILTRANTI FACCIALI – l’uso combinato con mascherine e filtranti facciali consente di modulare il livello di protezione in base al rischio.
Test verificabili da casa
- Protezione da goccioline in entrata
- Protezione da goccioline in uscita
- Protezione da contatto a occhi, naso e bocca
- Traiettoria particelle volatili: l’emissione di soffio forte spegne la fiamma quando è posta sopra la fronte
- PROTEZIONE DA DROPLETS
(1) Cit: La trasmissione delle infezioni da coronavirus, incluso il SARS-CoV-2, avviene nella maggior parte dei casi attraverso goccioline – droplets (≥ 5μm di diametro) generate dal tratto respiratorio di un soggetto infetto soprattutto con la tosse o starnuti ed espulse a distanze brevi (< 1 metro) (1-4). Tali goccioline non rimangono sospese nell’aria ma si possono depositare sulle mucose nasali od orali o sulle congiuntive di un soggetto suscettibile soprattutto nel corso di contatti stretti tra persona e persona.
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I dati attualmente disponibili non supportano quindi la trasmissione per via aerea di SARS-CoV-2, fatta eccezione per i possibili rischi attraverso procedure che generano aerosol se eseguite in un ambiente inadeguato (non in stanza di isolamento con pressione negativa) e / o in caso di utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI) inadeguati. È probabile per contro che la trasmissione attraverso il contatto con superfici contaminate, in particolare nelle immediate vicinanze di un paziente COVID-19, abbia un ruolo, mentre quello via aerosol rimane ancora una ipotesi (2) solo sperimentale.
- PROTEZIONE DA CONTATTO DIRETTO
(1) Cit: SARS-CoV-2 si può anche trasmettere per contatto diretto o indiretto con oggetti o superfici nelle immediate vicinanze di persone infette che siano contaminate da loro secrezioni (saliva, secrezioni nasali, espettorato), ad esempio attraverso le mani contaminate che toccano bocca, naso o occhi.
La trasmissione per via aerogena (che avviene attraverso particelle di dimensioni < 5 μm che si possono propagare a distanza > 1 metro) non è documentata per i coronavirus incluso SARS- CoV-2, ad eccezione di specifiche procedure che possono generare aerosol (ad esempio, intubazione, tracheotomia, ventilazione forzata) e che avvengono soltanto in ambiente sanitario.
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Recentemente l’OMS ha ribadito che, le nuove evidenze fornite dal lavoro pubblicato su NEJM (3) non modificano le conoscenze sulla trasmissione naturale del virus, e pertanto mantiene le stesse indicazioni nel contesto della trasmissione da droplet e da contatto, dell’uso delle mascherine chirurgiche per l’assistenza sanitaria ai pazienti con COVID-19 e i respiratori facciali per le procedure e i setting a rischio di generazione aerosol (4).
(1) Rapporto ISS COVID-19, n.2/ 2020 Rev. 10-05-2020 – Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2. Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni con la collaborazione di Organizzazione Mondiale della Sanità HQ – Ginevra
(2): Tellier R, Li Y, Cowling BJ, Tang JW. Recognition of aerosol transmission of infectious agents: a commentary. BMC Infect Dis. 2019;19(1):101. Published 2019 Jan 31. doi:10.1186/s12879-019-3707-y
(3): van Doremalen N, Bushmaker T, Morris DH, Holbrook MG, Gamble A, Brandi N, et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. The New England Journal of Medicine. Published on: 17 March 2020. DOI: 10.1056/NEJMc2004973
(4): WHO. Coronavirus disease 2019 (COVID-19) Situation Report – 66. SUBJECT IN FOCUS: COVID-19 virus persistence: Implications for transmission and precaution recommendations 26 March 2020
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